Crisi di chiamati o di chiamanti?

Il risveglio vocazionale, che si concretizza nella proposta vocazionale, passa sia nel cuore del chiamato che del chiamante, attraverso la rinnovata consapevolezza che “la vocazione nasce dalla «riconoscenza». Nasce sul terreno fecondo della gratitudine a Dio, poiché la vocazione
è risposta all’Amore del Signore, non iniziativa del singolo; è essere scelte, non scegliere”.
Il chiamato non si dimentica mai di essere stato scelto, non di aver meritato la scelta.
7 Comments:
...assordante silenzio o a volte, inviti fuori luogo! Credo fermanente che "l'invito" vocazionale non possa che scaturire da una vita integrata e integrale. Vita di comunione in cui la fraternità lungi dall'essere un sogno da perseguire debba diventare una realtà di fede/fiducia reciproca, di speranza operativa e di carità creativa che, come un buon frutto, nasca dal "grado di innesto" in Dio. Siamo certamente chiamate a essere visibilità di Dio tra gli uomini e donne di oggi, ma prego e spero che non ricerchiamo questo al di là di noi, ma possa il Maestro donarci la grazia speciale di accogliere tutte le nostre povertà e fragilità come luogo credibile di un'umanità realmente amata da Lui. Buon lavoro a tutte e permette un augurio speciale a Sr. Bruna Fregni e sr. Lucia Festone per il servizio che vivranno tra noi nella provincia italiana,
sr. Mariangela
22 giugno, 2006
Carissime Sorelle,
alla conclusione del vostro Incontro in cui come Chiamanti avete vissuto intensi momenti di fede, fraternità, risveglio, speranza… per la bellezza della vocazione paolina, e l’urgenza di viverla sempre più e proporla alle Chiamate, porgo il mio augurio più sentito. Vi ricordo nella preghiera pensando agli impegni che vi aspettano nella vigna del Signore.
Auguri carissimi!
Sr Inocencia
22 giugno, 2006
Carissime sorelle,
adesso rinvigoritte da questo spirito di Paolo, sotto lo sguardo della nostra Madre maria, vi dico: "coraggio, non abbiate paura" di fare un passo in più... di unirvi, per lavorare nella vigna del Signore che chiama, di guardare il ramicello che sta spuntando... guardate ai silenzi , loro hanno tanto da parlarci!!! Un parola è tutti i giorni davanti a voi/noi: "Non abbiate paura". Cosa ci resta, allora?!
Fidarci più nel Signore, e fare bene la nostra parte... il semme muore per far nascere un bellissimo fiore.
Vi auguro un buon ritorno nelle vostre comunità. Vi accompagno molto.
Sr. Sofia,fsp
22 giugno, 2006
Carissime Sorelle,
ora che l'incontro é terminato arrivo anch'io...
Ogni volta che le sorelle vengono a Fatima, sempre sentiamo rinforzata la comunione, la gioia dela vocazione, lo stimolo a continuare il cammino.
Grazie per quello che avete lasciato di voi stesse, della vostra ricchezza, forse senza rendervene conto.
Ho partecipato a una giornata di P. Cencini e ho goduto e sentito rivolto a me e a noi il richiamo al senso della vita, alla preziositá del dono: vero che Dio non fa regali da quattro soldi e quanta fiducia ancora depone in ciascuna di noi!
La vocazione valorizza al massimo la nostra piccola e povera vita, essere coinvolte nel progetto del Padre a costruire il regno: che possiamo sognare di piú grande?
Adesso siete tornate alle vostre comunitá e avete ripreso il cammino delle difficoltá quotidiane, noi vi ricorderemo ogni volta a Fatima... e a Lisbona: tornate ancora!
Con carinho portoghese.
Sr Delfina
28 giugno, 2006
Andiamo avanti, certe che Colui che ci ha scelte, continuerà in noi la sua opera. Buona festa a tutte e ad ognuna la speranza e la fede di Pietro e Paolo.
Antonietta Vivian - Casa generalizia
29 giugno, 2006
Crisi di chiamati o di chiamanti?
ottima domanda, spesso le persone tentano di accostarsi al dono della vocazione, ma il rifiuto ad essere accettati in una congregazione, soltanto perchè non si ha la "fortuna" di essere presentate da persone di una certa influenza, non permette di dare un seguito alla propria vocazione, che finisce per trasformarsi in piena delusione, non in Dio ma negli uomini, "rappresentanti della Chiesa". Mi chiedo allora, quanti religiosi e religiose hanno mai avuto una vera e sincera vocazione.
28 settembre, 2006
Carissime spose di Cristo
Salve, sono un vostro "figliastro", la vostra opera ha contribuito alla mia formazione spirituale che seppure non perfetta, con la vostra assenza sarebbe certamente peggiore. Vi ringrazio tantissimo per esistere.
Quello che io volevo dire è questo: perchè non spiegate la vostra vita al mondo, intendo la vostra vita quotidiana, con tutti i sacrifici che fate, la gioia che avete nel sacrificarvi gratuitamente al prossimo e ad un Dio che in pochi oggi vedono, la vostra semplicità nel nutrirvi, vestirvi, le vostre regole, cosi' come siete, ci sono tanti ragazzi che odiano la nostra società contemporanea, sono confusi e spaventati, vedono falsità, odio, avidità, menzogne e sotterfugi, presto si accorgono della vanità di una vita spesa in uno pseudo divertimento che svanisce con gli anni, sanno solo per sentito dire quello che succede nei conventi, perchè non li invitate a vedere come siete e sopratutto come vivete? c'è voglia di purezza, c'è voglia di sorrisi veri, c'è voglia di Dio.
Deve arrivare la generazione che ama. Nel salutarvi vi auguro grande prosperità in Dio e nella sua parola, come anche a chi leggerà queste poche righe.
29 novembre, 2006
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